Pur avendo cominciato da poco l’attività, abbiamo già iniziato a rilevare la presenza nel terreno di organismi da sempre considerati indicatori di fertilità, i lombrichi, nonché la comparsa delle api sinonimo di salubrità dell’ambiente circostante.
Noi sappiamo di non aver fatto alcun trattamento e di non aver dato alcun prodotto chimico sulle nostre piante: la nostra frutta è la semplice conseguenza di un processo naturale esente da qualunque residuo chimico, per cui è forse meno bella, ma certamente più salubre.
Abbiamo voluto far eseguire da un laboratorio autorizzato le analisi dei residui, al fine di poter produrre un’evidenza sperimentale: il rapporto di prova delle analisi eseguite sui nostri agrumi elenca ben 278 sostanze attive di origine sintetica o derivati da prodotti naturali, comprendenti erbicidi, fungicidi, insetticidi, acaricidi, fitoregolatori e repellenti.
L’analisi dei residui determina il tenore residuo della sostanza attiva nel prodotto analizzato. I limiti massimi di residui legalmente ammessi nei o sui prodotti alimentari destinati all’alimentazione umana o animale sono calcolati sulla base delle buone pratiche agricole, fermo restando il principio dell’esposizione dei consumatori il più ridotto possibile per proteggere i consumatori più vulnerabili.
Il documento evidenzia che nessuna sostanza è stata rilevata sperimentalmente.
Non è stato rilevato nulla: la nostra frutta e le nostre piante sono esenti da qualsiasi prodotto chimico.
Olio extra vergine di oliva ottenuto da spremitura a freddo in frantoio oleario, raccolta a ottobre
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